Il termine "bonsai" è giapponese ed è costituito da due ideogrammi:
il primo significa vassoio o contenitore (bon), mentre il secondo (sai) significa educare e, in senso lato, il coltivare.
Questi alberi in vaso possono essere paragonati a normali piante che sono state "semplicemente" coltivate in maniera migliore ovvero con cure ed attenzioni che generalmente altre piante non necessitano, quali ad esempio:
la potatura delle radici fittonanti (quelle che penetrano in profondità nel terreno), il rinvaso periodico e le continue potature dei rami che rendono la pianta nel suo complesso più forte ed adatta a sopravvivere in spazi ristretti.
I bonsai, sia come senso estetico naturale sia come la filosofia orientale suggerisce, devono seguire degli stili ben precisi accomunati dalla conicità del tronco, dalla dimensione ridotta delle foglie e soprattutto dalla naturalezza della pianta stessa, che nel sui insieme (vaso compreso) ha lo scopo di riprodurre la natura in piccole dimensioni.
È sbagliato pensare che i bonsai soffrano nei vasi:
è solo un'impressione che si ha, a causa delle forme spesso contorte o delle parti di legno secco create appositamente per dare un effetto di vetustà alla pianta.
Si parla di arte bonsai, in quanto fare bonsai è un'arte che comporta svariate conoscenze, sia nel campo generale della botanica, che in quello più particolare delle tecniche bonsaistiche.
Tutte queste conoscenze vengono applicate per coltivare una pianta che rispetti determinati canoni estetici.
Un altro aspetto interessante è che si tratta di un'opera d'arte mai finita: la pianta continua a crescere e modificarsi, bisogna quindi accudirla sempre.
Il bonsai come si conosce oggi, è sostanzialmente quello giapponese, tuttavia l'origine dei bonsai è da situarsi in Cina: furono dei transfughi cinesi, approdati sulle coste giapponesi, a portare nel paese del Sol Levante i primi bonsai.
I giapponesi appresero questa tecnica e ne fecero un'arte, applicando alle piante coltivate i canoni della propria estetica influenzata dallo Zen.
È importante che un bonsai evochi in chi lo guarda una sensazione di forza, maturità e soprattutto di profonda pace e serenità.
(da wikipedia.org)
il primo significa vassoio o contenitore (bon), mentre il secondo (sai) significa educare e, in senso lato, il coltivare.
Questi alberi in vaso possono essere paragonati a normali piante che sono state "semplicemente" coltivate in maniera migliore ovvero con cure ed attenzioni che generalmente altre piante non necessitano, quali ad esempio:
la potatura delle radici fittonanti (quelle che penetrano in profondità nel terreno), il rinvaso periodico e le continue potature dei rami che rendono la pianta nel suo complesso più forte ed adatta a sopravvivere in spazi ristretti.
I bonsai, sia come senso estetico naturale sia come la filosofia orientale suggerisce, devono seguire degli stili ben precisi accomunati dalla conicità del tronco, dalla dimensione ridotta delle foglie e soprattutto dalla naturalezza della pianta stessa, che nel sui insieme (vaso compreso) ha lo scopo di riprodurre la natura in piccole dimensioni.
È sbagliato pensare che i bonsai soffrano nei vasi:
è solo un'impressione che si ha, a causa delle forme spesso contorte o delle parti di legno secco create appositamente per dare un effetto di vetustà alla pianta.
Si parla di arte bonsai, in quanto fare bonsai è un'arte che comporta svariate conoscenze, sia nel campo generale della botanica, che in quello più particolare delle tecniche bonsaistiche.
Tutte queste conoscenze vengono applicate per coltivare una pianta che rispetti determinati canoni estetici.
Un altro aspetto interessante è che si tratta di un'opera d'arte mai finita: la pianta continua a crescere e modificarsi, bisogna quindi accudirla sempre.
Il bonsai come si conosce oggi, è sostanzialmente quello giapponese, tuttavia l'origine dei bonsai è da situarsi in Cina: furono dei transfughi cinesi, approdati sulle coste giapponesi, a portare nel paese del Sol Levante i primi bonsai.
I giapponesi appresero questa tecnica e ne fecero un'arte, applicando alle piante coltivate i canoni della propria estetica influenzata dallo Zen.
È importante che un bonsai evochi in chi lo guarda una sensazione di forza, maturità e soprattutto di profonda pace e serenità.
(da wikipedia.org)
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