lunedì 25 febbraio 2008

Peperoncino


E ‘ una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Solanacee e originaria dell'America centrale e meridionale, coltivata solitamente come annuale. I fusti sono eretti, molto ramificati, di colore verde brillante; le foglie sono ovali, lucide, cerose; in primavera produce piccoli fiori bianchi, cui seguono frutti solitamente stretti e allungati ma che, a seconda della varietà, possono essere anche tondi, di colore, verde, rosso, giallo o viola. Il peperoncino è utilizzato in tutto il mondo sia per il gusto piccante, sia per le proprietà antisettiche. Le piantine di peperoncino preferiscono posizioni molto luminose e soleggiate, non sopportano il gelo. Da marzo a settembre annaffiare sporadicamente ma con quantità abbondanti d'acqua, per favorire uno sviluppo ottimale delle radici e conseguentemente di fiori e frutti. Preferisce terreni ricchi, fertili, sciolti, molto ben drenati, teme i ristagni idrici. La moltiplicazione avviene per seme; in febbraio si semina in semenzaio, in luogo temperato, le nuove piantine vanno poste a dimora quando ogni rischio di gelo è scongiurato.

venerdì 22 febbraio 2008

Guzmania


Genere di piante perenni appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae distribuite dalle Antille all’America meridionale. Sono piante prevalentemente epifite con la caratteristica di formare una rosetta di foglie lineari e lucide che trattiene l’acqua.Le dimensioni vanno da 20 cm. nelle specie più piccole fino ad 1 m. in quelle più grandi.L’infiorescenza è costituita da brattee colorate in arancio, rosso e dai fiori veri e propri, tubulosi, di colore bianco o giallo. I fiori sono effimeri, mentre le brattee possono durare diversi mesi.
Necessitano di un clima caldo umido, il substrato si compone di torba, terra acida, e sabbia in parti uguali. Richiedono la penombra e mai il sole diretto.
L’annaffiatura deve essere abbondante nel periodo estivo, moderata nella stagione fredda. Utilizzare acqua priva di calcare avendo cura che la tromba rimanga sempre umida. Concimare con moderazione e raramente nel periodo vegetativo. Si moltiplica per divisione dei getti basali che verranno staccati a radicazione avvenuta.

sabato 16 febbraio 2008

Salvia


La Salvia officinalis appartiene alla famiglia delle Labiate, molte delle quali sono spontanee nel bacino mediterraneo. Esistono salvie perenni e altre annuali, molte vengono coltivate per il valore decorativo dei loro fiori. Le foglie di salvia hanno forma ovale lanceolata, margini variamente dentellati e comunemente colore grigio verde con riflessi argentei, ma vi sono anche foglie variegate di rosa e di bianco-crema. I fiori di un bel azzurro-violaceo appaiono numerosi all'inizio dell'estate. I frutti si formano alla base dei fiori e contengono minuscoli semi ovoidali di colore marrone scuro.
La salvia è diffusa nelle zone temperate di tutto il mondo, preferisce un terreno soffice, ma si adatta anche a un substrato arido e sassoso; sopporta il gelo, ma dove le temperature scendono di molti gradi sotto lo zero è comunque opportuno proteggere il cespo. Non teme la siccità, ma teme i ristagni d'acqua, in presenza dei quali le sue foglie anneriscono. Tutte le varietà di salvia gradiscono una posizione soleggiata e calda. Si possono ottenere nuove piante per semina, tramite talee semilegnose prelevate nella tarda primavera o per mezzo della divisione dei cespi da effettuarsi in autunno. La salvia si può coltivare in vaso, purché il terriccio sia sabbioso, e anche in appartamento, purché in posizione molto luminosa .
Il momento migliore per procedere alla raccolta delle foglie è poco prima della fioritura: l'essiccazione deve avvenire lentamente e all'ombra. Le sommità fiorite vanno colte tagliando anche una porzione erbacea del fusto. Le foglie e i fiori si conservano in barattoli a chiusura ermetica: manterranno così intatte le loro caratteristiche per circa tre anni.

mercoledì 13 febbraio 2008

Alloro


L’alloro ( Laurus nobilis) è un arbusto aromatico sempreverde ,appartenente alla famiglia delle Lauracee, che può assumere la forma di cespuglio oppure quella conica ad albero. E’ di origine mediterranea , pertanto predilige le posizioni soleggiate e il clima caldo. Teme i venti freddi della stagione invernale; durante l'inverno è quindi consigliabile fornire alla pianta un riparo.
Le foglie sono lucide, di colore verde brillante ed ovali; se tagliate, rilasciano un profumo molto gradevole. Fiorisce in primavera; durante questa stagione la pianta si riempie, infatti, di piccole infiorescenze di colore giallo-verde. I frutti sono delle bacche di forma ovale e di colore nero. La moltiplicazione avviene per talee semi-legnose. E’ consigliabile effettuare la raccolta di rami interi. Questi devono essere lasciati essiccare in posizione verticale rovesciata in un luogo caldo e areato. Dopo circa un anno le foglie essiccate perdono il loro aroma.

lunedì 11 febbraio 2008

Vriesea


La Vriesea è una pianta perenne, sempreverde della famiglia delle Bromeliacee, proveniente dal Brasile e dalla Guyana.
Ha grandi rosette fogliari imbutiformi con foglie lunghe e larghe e al centro un fusto sormontato da un fiore.
In natura la vriesea cresce in una luce resa tenue dal fogliame degli alberi, perciò essa predilige una leggera ombra ed una elevata umidità dell‘aria.
Va concimata con parsimonia nel periodo vegetativo e va annaffiata abbondantemente da aprile a settembre con acqua non calcarea, mentre in autunno e inverno con moderazione.
E’ opportuno che la sua rosetta rimanga sempre piena d’acqua. La fioritura dipende dalla specie, ma in genere avviene da giugno fino all’autunno. Dopo la fioritura la pianta muore, ma prima che questo accada emette uno o più polloni basali che se trapiantati danno origine a nuovi esemplari,la cui fioritura avverrà dopo due o tre anni..

mercoledì 6 febbraio 2008

Gerbera



La gerbera è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Asteracee, originaria del Sud Africa, dell’Asia e del Sudamerica. Ama posizioni molto luminose, moderatamente asciutte e ben ventilate. Tollera la luce solare diretta ma il sole estivo delle regioni più calde può rovinare gravemente le foglie. Il terriccio deve essere particolarmente drenante: non sopportano ristagni idrici che possono provocare in poco tempo la comparsa di marciumi e morte della pianta. Per questo motivo le innaffiature dovranno essere moderate: in ogni caso è opportuno aspettare che il substrato si asciughi completamente (anche in profondità) prima di innaffiare nuovamente. Durante la fase di crescita somministrare raramente e in dosi molto blande un buon concime bilanciato.
La Gerbera sopporta bene l'inverno se tenuta al riparo dalle pioggie, dalle gelate e innaffiata molto poco. La pianta reagisce a temperature stabilmente inferiori a 13°C andando in stasi vegetativa durante la quale potrà perdere interamente la parte aerea per produrla nuovamente all'arrivo dei primi tepori primaverili. Può essere riprodotta effettuando delicatamente una divisione dei cespi per gli esemplari più sviluppati oppure con la semina in semenzai mantenuti a una buona temperatura e tenute scarsamente umide.

Menta


La menta è una pianta perenne, che appartiene alla famiglia delle Labiate e cresce in modo massiccio in Europa, Asia e Africa. Secondo la specie, è un'erba alta da qualche cm a poco più di un metro, con steli eretti e radici rizomatose che si espandono notevolmente nel suolo. Le foglie sono opposte e semplici e nella maggior parte delle specie sono lanceolate e ricoperte di una leggera peluria di colore verde brillante.. I fiori sono piccoli, di colore bianco, rosa o viola . Predilige sia le posizioni in pieno sole che la mezza ombra, ma può resistere anche a basse temperature. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all'autunno. La moltiplicazione avviene per talea, oppure per divisione dei cespi, a fine settembre. Alla base della pianta si formano degli "stoloni" da cui hanno origine nuovi germogli che verranno usati per rinnovare le colture. La raccolta della menta viene fatta quando la pianta è completamente fiorita.

martedì 5 febbraio 2008

Conoscere le piante aromatiche


Questi sono i titoli più recenti che hanno per argomento le piante aromatiche:



Erbario classico. I segreti delle erbe - Mondo Luigi; Del Principe Stefania, Gribaudo

Le erbe aromatiche - Colombo Bruno M., Nordpress

Le erbe aromatiche e le insalate di campo - Groppi Mariella; Sabatini Antonella, Annulli

Erbe aromatiche. Conoscerle e usarle - Mondo Luigi; Del Principe Stefania, Gribaudo




Rosmarino


Il rosmarino è un arbusto sempreverde, molto ramificato appartenete alla famiglia delle Labiate. Il fusto è legnoso; le foglie piccole, sottile e opposte, a forma di lancia con la parte inferiore color verde-grigio e quella superiore quasi argentea. I fiori sono raccolti in spighette terminali, racchiusi in corolle di colore azzurro o biancastro. Il frutto è una piccola capsula.
Ros marinus significa rugiada marina, forse proprio perché i litorali marini costituiscono il miglior habitat per queste piante, officinalis perché è sempre stata un'erba utilizzata nelle antiche farmacie. Il rosmarino fiorisce da marzo ad ottobre, è largamente diffuso ma cresce spontaneamente lungo le coste del Mediterraneo preferendo posti ben soleggiati e con terreno sabbioso.
Si usano le foglie, raccolte in piena estate e facendole essiccare rapidamente all'ombra. Si conservano poi in vasi di vetro.

lunedì 4 febbraio 2008

I colori del giardino


Il colore, nelle sue varianti e possibilità di abbinamento, è un aspetto fondamentale nella cura di ogni area verde. Per questo non va trascurato, ma va anzi sviluppato. Decidere i colori è una scelta individuale, questione di gusto personale, ma senz’altro combinando certi particolari colori si ottengono effetti diversi. Questo accade perché i fiori hanno delle tinte impure, contenenti percentuali variabili di bianco e nero, spesso sono variegati o sfumati, oppure cambiano colore a seconda dell'esposizione e dell'epoca di fioritura.Per le fioriture primaverili si possono sfruttare viole, primule e narcisi per creare successioni continue di colore.
Il giallo è il colore della primavera, tipico della conosciuta forsizia e della un po’ meno nota amamelide, arbusti luminosi e già in fiore tra febbraio e marzo. Il giallo crema è colore particolarmente indicato per illuminare angoli del giardino che restano un po’ oscuri, anche se va usato altrove con cautela per non adombrare le piante circostanti.Il rapporto tra il giallo e il porpora deve essere equilibrato per creare un buon insieme. Se il giallo è preponderante sarà troppo vistoso e si perderà l'equilibrio cromatico d'insieme, l'eccessiva presenza del porpora, al contrario, renderà la macchia di colore troppo cupa. Alcuni alberi con le foglie gialle creano un gradevole effetto se sono isolati, ad esempio saranno valorizzati dall'essere esemplari unici: la Catalpa bignonioides aurea e lo Spino di Giuda con rami spinosi e fogliame giallo oro vivo. Anche il Ligustrum ovalifolium, con le sue foglie di color oro intenso, è un ottimo esemplare per arricchire le bordure miste.
Piante a fiore giallo: Asclepias, Calendula, Celosia, Chrysanthemum, Coreopsis, Dimorphotheca, Eschscholizia,Fiordaliso, Gaillardia, Helianthus, Helichrysum, Mirabilis, Nemesia, Oenothera, Salpiglossis.Il rosso, anche se può sembrare strano, non è un colore caldo: solo il vermiglione e lo scarlatto sono colori caldi ed estivi, che all’interno di un’aiuola balzano all’occhio per la loro vivacità.I toni del rosso sono molto adatti in giardini e spazi ampi, mentre in un piccolo giardino sono da utilizzare con cautela, per non sovraccaricare il cromatismo d’insieme.
Se ricerchiamo una sensazione di pace, un richiamo alla purezza, possiamo scegliere piante a fiore bianco: Begonia, Chrysanthemum, Cosmos, Datura, Delphinium, Eschscholzia, Fiordaliso, Godetia, Gypsophilia Impatiens, Lunaria, Matthiola, Papaver, Petunia, Scabiosa, Zinnia.Il Blu è la pace per gli occhi, la serenità: I Rododendri sono gli arbusti a cui dobbiamo buona parte dei colori primaverili ed estivi. La varietà cromatica di questi arbusti è ampia e va dalle piantine nane come il Rhododendron impeditum con fiori dal lilla chiaro al blu porpora, a piante di dimensioni maggiori con fiori blu lavanda, per arrivare al blu scuro del Rhododendron augustini. Vi sono molte piante il cui nome evoca visioni di distese azzurre: il Ceanothus forma delle vistose macchie di azzurro nelle bordure o contro i muri e naturalmente , spicca maggiormente se associato a piante di colore contrastante. Il Ceanothus per cascade con i suoi rami ricurvi, coperti di piccoli fiori azzurri, risalta benissimo vicino alla Clematis montana che produce grandi fiori bianchi. Le Speronelle e gli Astri sono fra le più note piante erbacee a fiori azzurri.
Piante a fiore blu o viola: Browallia, Convolvulus tricolor, Delphinium, Fiordaliso, Iberis, Impatiens, Lobelia, Matthiola, Myosotis, Nemophilia, Papaver, Petunia, Phlox, Salpiglossis, Salvia, Scabiosa, Verbena, Zinnia



Da www.tempusvitae.it

domenica 3 febbraio 2008

Aechmea


L’ aechmea è una pianta epifita, sempreverde, diffusa nelle foreste pluviali dell'America meridionale, dove si sviluppa sul tronco degli alberi, alla biforcazione dei rami.
L’ A. fasciata ha lunghe foglie carnose, appuntite, disposte in larghe rosette basali, di colore verde scuro, il nome fasciata deriva dalle larghe strisce orizzontali che vistosamente decorano le foglie. Ogni 2-3 anni al centro della rosetta di foglie si sviluppa una particolare infiorescenza, costituita da numerose brattee semilegnose, di colore rosato, tra cui sbocciano piccoli fiori lilla o bianchi. L'infiorescenza rimane decorativa per mesi, quindi dissecca; spesso dopo la fioritura la pianta deperisce, mentre sviluppa alcuni germogli basali, che possono essere rimossi per dare origine a nuove piante, oppure lasciati nello stesso contenitore, in modo da originare un largo gruppo di piante, che produrranno contemporaneamente le nuove infiorescenze. Molto apprezzata come piante da appartamento, la achmea oltre che molto decorativa è anche di facile coltivazione.
Si coltiva in luogo abbastanza luminoso, ma non a diretto contatto con la luce solare; si sviluppa senza problemi anche in luogo ombreggiato .Teme il freddo, e non sopporta temperature inferiori ai 15°C. Le annaffiature si praticano riempiendo il calice costituito dalle foglie, ed evitando di inumidire eccessivamente il substrato di coltivazione. Possono sopportare senza problemi brevi periodi di siccità. Il terriccio deve essere soffice e ricco, mescolato con cortecce, per simulare il substrato che hanno a disposizione in natura. Dopo la fioritura è possibile asportare i germogli basali, che vanno fatti radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.

sabato 2 febbraio 2008

Lavanda

La lavanda è una pianta erbacea, perenne, sempreverde, originaria del bacino del Mediterraneo. Ha foglie argentee, molto profumate, strette ed allungate; in estate produce moltissimi fiori, piccoli e fragranti, raggruppati in spighe. La maggior parte delle varietà sono resistenti al freddo e vengono utilizzate in giardino, come siepi oppure si può coltivare in larghi vasi. E’ una pianta rustica, che resiste al caldo dell'estate e al freddo dell'inverno Gradisce particolarmente le posizioni soleggiate, e molto ben ventilate. Necessita di annaffiature non troppo abbondanti e non troppo frequenti. Si concima un pò all'inizio della stagione vegetativa, in aprile. La moltiplicazione avviene in primavera mediante talee di circa 10 centimetri, che vanno fatte radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali; si pongono a dimora l'anno successivo.

Primula

La primula è una pianta erbacea perenne che appartiene alle Primulacee, un ceppo che comprende 500 specie a foglie caduche o sempreverdi. In Italia, sono presenti almeno 10 varietà. Quella che si vede nei campi, sulle rive dei fossi e sui pendii delle colline, con i tipici fiori gialli, è la primula vulgaris. Quella che tradizionalmente colora le nostre case nei mesi invernali è invece la primula Veris.
Pochi sanno che la primula è, grazie alle sue proprietà terapeutiche, una pianta officinale di tutto rispetto. In passato veniva usata per l’emissione dei calcoli e per l’espettoramento del catarro bronchiale. La sua origine è asiatica e europea, in pratica arriva dalle zone temperate e fredde dell’emisfero settentrionale, ma si adatta bene anche negli appartamenti. La primula non teme il freddo. Questa pianta dimostra grande capacità di resistenza agli agenti atmosferici e buona adattabilità alla natura del terreno, che però non deve essere mai troppo asciutto, né calcareo.La fioritura va da gennaio a giugno e continua per molto tempo. Predilige la mezz’ombra, lontano dai raggi diretti del sole, all’aria fresca, umida e ventilata.Richiede abbondanti annaffiature, che soprattutto durante l’estate devono essere copiose. Una volta la settimana è consigliabile usare un concime liquido molto diluito. In autunno si rinvasa col terriccio nuovo.Si riproduce per semina in aprile–maggio, utilizzando semi freschi che vanno messi in un composto di sabbia e torba in parti uguali. In autunno si possono dividere i cespi producendo nuove piantine da porre subito a dimora.